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I MEDICI: PERCORSO DI AMMISSIONE 

Identificazione delle unità di valutazione
Le Regioni e Province Autonome dovranno fornire l'elenco delle strutture idonee alla diagnosi e al trattamento della demenza di Alzheimer (DA) in modo da garantire la massima accessibilità a tutti i pazienti interessati. Tutte le strutture identificate verranno qualificate come unità di valutazione per il monitoraggio dei piani di trattamento per la malattia di Alzheimer.
Le unità di valutazione dovranno essere identificate nella forma di unità funzionali basate sul coordinamento delle competenze neurologiche, psichiatriche, internistiche e geriatriche presenti nell'ambito dei dipartimenti ospedalieri e dei servizi specialistici aziendali, della medicina generale e dei servizi di assistenza domiciliare.
Potrebbe essere indicato nel distretto il livello assistenziale appropriato per il necessario coordinamento operativo tra competenze e servizi rilevanti rispetto ai diversi aspetti dell'assistenza al paziente con Alzheimer ed ai suoi familiari. Tutte le unità valutative dovranno, comunque, rispondere ai seguenti requisiti:
- capacità di valutare il soggetto con disturbi cognitivo-comportamentali seguendo un percorso diagnostico strutturato.
- capacità di mantenere un contatto e una interazione continua con il medico di famiglia in modo che sia garantita la continuità delle cure dell'ammalato.
- disponibilità di strutture per la erogazione dei farmaci anticolinesterasici per il trattamento sintomatico della DA.
- impegno a rispettare il presente protocollo di monitoraggio dei trattamenti.

Il percorso per l'ammissione al trattamento

Gli inibitori delle colinesterasi saranno prescritti unicamente ai pazienti con probabile DA di gravità lieve-moderata, con punteggio MMSE (corretto per età e scolarità) di 14-26 alla prima visita presso l'unità valutativa, e con disturbi presenti da più di 6 mesi.
Alle unità valutative sarà pertanto affidato il compito di effettuare la diagnosi o, eventualmente, di confermare una diagnosi precedente e di stabilire il grado di severità secondo il MMSE (corretto per età e scolarità) (Tab.1, 1 bis). I pazienti con diagnosi confermata di probabile DA lieve-moderata verranno, inoltre, valutati sul piano funzionale utilizzando specifiche scale quali le ADL e le IADL (Tab.2, 3).
I pazienti interessati saranno inviati alle unità valutative dai medici di medicina generale sulla base di un sospetto diagnostico o sulla base di documentazione clinica, già disponibile, che faccia ritenere il paziente eleggibile per il trattamento.
Il medico di medicina generale, avendo contatti regolari con le persone anziane e con le loro famiglie, é, infatti, in una situazione favorevole per riconoscere i segni precoci di malattia e per aiutare i familiari nella gestione assistenziale del paziente.
I principali criteri diagnostici per definire una probabile DA sono i seguenti:
a) Criteri che devono essere presenti contemporaneamente:
• Demenza stabilita con esami e documentata da test oggettivi (ad es. MMSE).
• Disturbi della memoria e di almeno un'altra funzione cognitiva (ad es. linguaggio o percezione).
• Progressivo deterioramento della memoria e di almeno un'altra funzione cognitiva.
• Nessun disturbo della coscienza.
• Comparsa tra i 40 e 90 anni.
• Assenza di altre patologie del SNC o malattie sistemiche che possano causare demenza.
b) Criteri a supporto della diagnosi:
• Compromissione delle abilità motorie.
• Riduzione della indipendenza nello svolgimento delle attività quotidiane.
• Storia familiare di disturbi simili.
• Quadro di neuroimaging (ad es. atrofia cerebrale).
Per una descrizione del percorso diagnostico di riferimento si rimanda al documento allegato (All. l).