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I RICERCATORI: FATTORI VASCOLARI IN MCI |
Razionale e obiettivo. Il decadimento cognitivo lieve (mild cognitive impairment, MCI) è una sindrome che comprende un numero eterogeneo di condizioni. Quella più chiaramente definita è l’MCI amnesico (aMCI), che nella maggior parte dei casi, rappresenta uno stadio di pre-Alzheimer. Per la condizione di aMCI sono disponibili criteri diagnostici e sono attualmente in studio i correlati clinici e strumentali. La demenza vascolare sottocorticale (DVS) è l’altra forma più frequente di demenza oltre all’Alzheimer; tuttavia, la definizione dello stadio di pre-demenza vascolare (decadimento cognitivo lieve con malattia cerebrovascolare sottocorticale, svMCI) non è chiara. Lo scopo del progetto è di identificare i pazienti con svMCI in un setting clinico e di descriverne le caratteristiche cliniche e l'outcome. Materiali e metodi. I pazienti sono stati valutati all'interno di uno studio prospettico sul decadimento cognitivo di lieve entità (Mini Mental State Exam > 19) effettuato nel nostro Centro Alzheimer in 1 anno. Ventinove soggetti con svMCI (definiti sulla base dei criteri modificati per DVS di Erkinjuntti e colleghi) sono stati paragonati a 14 con aMCI (definiti sulla base dei criteri della Mayo Clinic) e a 21 pazienti con DVS (definiti sulla base dei criteri di Erkinjuntti e colleghi). I pazienti sono stati valutati con un protocollo standardizzato clinico, neuropsicologico e strumentale (TAC). I pazienti sono stati seguiti per un periodo di circa 3 anni. Risultati. I tre gruppi di pazienti non differiscono per quanto riguarda sintomi depressivi, disturbi comportamentali e salute fisica. Il numero di fattori di rischio cerebrovascolari e di malattie cardiovascolari, invece, è maggiore nei pazienti con svMCI che in quelli con aMCI, e simile rispetto ai pazienti con DVS. I soggetti con svMCI hanno un profilo neuropsicologico caratterizzato da una performance deficitaria nei test frontali e da caratteristiche neurologiche di parkinsonismo non tremorigeno (alterazione di equilibrio e andatura). Questo profilo è simile a quello presente nei pazienti con DVS, e significativamente diverso che nei pazienti con aMCI. Il carico vascolare rilevato alla TC è simile nei pazienti con svMCI e DVS e caratterizzato da lesioni della sostanza bianca. Dei pazienti seguiti per almeno 40 mesi, il 50% di quelli con svMCI-V e DVS erano morti, mentre tutti i pazienti con aMCI erano ancora in vita. Dei vivi, il 68% dei pazienti con svMCI, il 52% di quelli con DVS e solo il 17% di quelli con aMCI avevano raggiunto uno dei seguenti outcome a 40 mesi: istituzionalizzazione, perdita funzionale, e deterioramento cognitivo. Conclusioni. I pazienti con svMCI hanno un quadro clinico distintivo caratterizzato da comorbilità vascolare, deficit neuropsicologici delle funzioni frontali e alterazioni della marcia con sintomi extrapiramidali. Tali pazienti, quindi, possono essere isolati in un setting clinico. Vista l’elevata frequenza di outcome avversi, il riconoscimento di questi pazienti è di fondamentale importanza per programmare interventi preventivi molto precoci. |