Razionale e obiettivo. Per stilare linee guida utilizzabili nella pratica nazionale, è necessario avere a disposizione una fotografia trasversale delle modalità attuali d’uso dell’imaging diagnostico. Dati di questo genere non sono disponibili per la realtà italiana.
Metodi. In uno studio preliminare sono stati contattati i referenti delle UVA di cinque regioni del nord Italia (Lombardia, Veneto, Friuli, Trentino, Emilia) ai quali è stato inviato un questionario sulle pratiche di utilizzo dell’imaging diagnostico nelle UVA.
Le UVA che hanno aderito allo studio sono state 47. Attraverso l’analisi dei questionari è stato possibile valutare la diffusione, l’utilizzo e le differenti modalità di prescrizione degli strumenti di neuroimmagine (TAC, RM, SPET) nelle diverse UVA.
Il passo successivo sarà di estendere la raccolta dei dati alle UVA di tutto il territorio nazionale, modificando in parte il questionario per approfondire maggiormente le problematiche relative all’utilizzo dell’imaging nella diagnosi del decadimento cognitivo lieve, della malattia cerebrovascolare sottocorticale, nonché nella diagnosi differenziale fra i vari tipi di demenza.
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