TERAPIA CELLULARE PER LA MALATTIA DI ALZHEIMER

American Academy of Neurology - San Francisco - 24 aprile-1 maggio 2004

Al 56° congresso dell'American Academy of Neurology, che si sta tenendo in questi giorni a San Francisco, Mike Tuszynski, dell'Università della California a San Diego, ha presentato i risultati di un promettente studio nel quale fibrolasti ingegnerizzati per esprimere NGF (nerve growth factor, un fattore di crescita che stimola la rigenerazione assonale) sono stati iniettati nel nucleo basale di Meynert (1) in 8 pazienti affetti da malattia di Alzheimer con Mini Mental State fra 20 e 28 e età media di 67 anni. L'NGF in condizioni normali è prodotto dagli astrociti e i fibroblasti ingegnerizzati utilizzati dai ricercatori esprimono NGF in quantità 500 volte superiore. In anestesi generale, ai pazienti sono state praticate 5 iniezioni per lato in una sola sessione dopo avere praticato una piccola apertura nella scatola cranica per permettere l'entrata dell'ago. I pazienti sono stati seguiti da 18 mesi a tre anni per studiare la rapidità di progressione della malattia. I ricercatori hanno osservato che la progressione della malattia prima del trattamento era di circa 6 punti di Mini Mental l’anno, mentre fra i 6 e i 18 mesi si era ridotta a circa 1 punto l’anno. A due soggetti è stata effettuata una PET con glucosio prima e dopo il trattamento, che ha dimostrato un impressionante aumento del metabolismo corticale. Un paziente è deceduto per cause non correlate al trattamento (infarto del miocardio) dopo alcuni mesi dallo stesso ed è stato possibile osservare neuropatologicamente una forte produzione di NGF nel nucleo di Meynert e una rigogliosissima crescita assonale dei neuroni colinergici.

Questo studio ha fornito il supporto sperimentale per l'ingegnerizzazione in vivo dei neuroni colinergici: sono in corso uno studio di fase I e uno di fase II su 30 persone nei quali virus non patogeni ma contenti il frammento di DNA che codifica l'NGF vengono inoculati nei malati di Alzheimer, le particelle virali entrano negli astrociti, e il DNA virale viene trasferito agli astrociti stessi, permettendo loro di produrre NGF con la modalità fisiologica ma in quantità molto superiori.

(1) Il nucleo basale di Meynert è una piccola struttura cerebrale nella quale viene prodotta l'acetilcolina che, trasportata lungo fasci di fibre nervose, stimola la corteccia cerebrale. L'acetilcolina è il neurotrasmettitore più carente nella malattia di Alzheimer, la cui funzione viene aumentata dagli inibitori delle colinesterasi attualmente in commercio (donepezil, rivastigmina, galantamina).